lunedì 30 agosto 2010

Sacrificio


Foto: Orlando Luis Pardo Lazo
 
   Ha accettato la missione per diverse ragioni:gli avrebbero messo 50 CUC al mese in una banca a Cuba, avrebbe potuto
acquisire gli elettrodomestici di cui aveva tanto avuto bisogno durante la sua vita, avrebbe comperato dei vestiti ai suoi figli e, inoltre, sarebbe uscito dal maledetto policlinico che stava finendo con la sua esistenza.

     Sapeva che il Venezuela era un paese abbastanza violento e instabile politicamente, ma sicuramente la delegazione cubana sarebbe stata ben protetta, sicuramente avevano la priorità. Sono stati assegnati in periferia, una zona povera e con molta delinquenza. Nessuno lo aveva avvertito che non appena sarebbe arrivato gli avrebbero tolto il passaporto e sarebbe stata senza documenti. Ha lavorato tanto, ha scoperto che la maggioranza dei venezuelani  sentono la stessa cosa dei cubani: la politica gli ha spaccato in due la società.
  Ha sofferto l'odio di un popolo che, come il suo, ha perso le redini del futuro. Ha scoperto che la paranoia non ha frontiere e che la paura viaggia anche negli aerei. Un suo compagno  è morto in una rissa tra due bande del quartiere. Ha chiesto di tornare a Cuba ma il compromesso era imperituro- come il partito comunista - e il fatto di essere depressa non andava d'accordo con la solidarietà tra i popoli. Ancora non può tornare indietro e per consolarsi  si fa della terapia davanti allo specchio: 50 cuc, 50 cuc, 50 cuc.

L'incidente


   Foto: Orlando Luis Pardo Lazo

  L'altro giorno sono stata testimone di un incidente a Luyanò. Orlado Luis ed io  abbiamo twittato 
   quel che abbiamo potuto e siamo riusciti con fatica a scattare qualche foto prima che dei poliziotti in borghese
 ci togliessero le macchine fotografiche.  Incidenti del traffico capitano sempre ovunque e mi domando perché il governo cubano impedisce che questi sinistri finiscano sui giornali. E' ridicolo e penoso che membri della polizia segreta della Sicurezza dello Stato si occupino, in mezzo alla catastrofe,  a perseguitare le fotocamere e i reporter.
 A volte mi sembra che la censura e la burocrazia siano degli esseri viventi, con le loro leggi di sopravvivenza, i loro bisogni di perpetuarsi e i loro cicli di vita.  Mette in pericolo lo stato il dirci quanti morti e feriti ci sono stati il 20 agosto, quali sono state le cause dell'incidente, cos'è  successo all'autista?
  
    Ormai non è una questione di stampa libera, nè di libertà politiche: nemmeno di diritti del cittadino. Si tratta di un mostro che è cresciuto tanto in 50 anni che potrebbe inghiottire tutti i gli avvenimenti della nazione. Un mostro che si nutre della nostra conoscenza, del nostro intelletto, della nostra capacità di capire la storia. Un mostro che in inghiottisce le nostre disgrazie e le nostre gioie, i nostri sogni e le nostre vite

lunedì 23 agosto 2010

Stanchezza


Imagen: El Verdugo, por Luis Trápaga

   Le sue mattine erano sempre uguali da molti anni: comperare farina sotto banco nelle panetterie dello stato, procurarsi le uova che i venditori ambulanti portano nei suoi zaini, contrattare il prezzo delle guayaba al mercato dei contadini in modo da poterne fare profitto. Con gli alti e bassi che dipendono dal grado di repressione contro le illegalità che ci siano, riesce a mantenere decentemente casa sua vendendo dei pasticcini.

  Ma gli affari le si complicano troppo: Due volte ha dovuto passare  delle torte alla vicina accanto attraverso la finestra del cortile perché le nascondesse quando sono arrivati gli ispettori della finanza. Grazie a Dio che non capita spesso!. Quando ce la fa, mette dei confetti sulle torte che le manda la sorella da Miami,  dove ha una piccola pasticceria abbastanza prospera. Ha cominciato, come lei, nel 2000, facendo tutto da sola, ma con gli anni ha assunto un assistente e adesso ha un modesto affare che fornisce di dolciumi a buona parte del quartiere.

   Mi racconta tutto con una nostalgia infinita, un'invidia sana di sua sorella dell'altra parte  che è riuscita  a farsi strada. Le chiedo se pensa che Raùl Castro farà qualche apertura  economica, delle agevolazioni per le piccole imprese, permessi e quelle piccole cose che le renderebbero la vita più semplice. Ci ride su ma sembra che i suoi occhi  piangano- Sono troppo vecchia, figliola,  non me ne frega più nulla, mi sono stancata di aspettare.

venerdì 20 agosto 2010

Città sconosciuta


A forza di guardare la stessa finestra, la stessa via, di parlare con le stesse persone e vivere nella stessa città; uno finisce per pensare che le sa tutte.Se me l'avessero raccontato non l'avrei creduto siccome adesso  so che è vero, sono piena d'interroganti. Le vie dell'Avana hanno molte più sorprese in serbo per me, meno male!
Agosto letale. Arrivo boccheggiando a via 23 all'angolo con via L e trovo per terra dei volantini come quello della foto:FREE IRAN. Cos'è questo, mamma mia? Ne piglio uno e mi guardo attorno, direi che io sono la meno sorpresa
di tutti quelli che mi circondano. Un tipo, con la faccia da poliziotto in borghese
appena scoperto, se ne mette uno in tasca e fa un gesto di schifo con sorpresa. Non gli è piaciuto. Non saprebbe se quel volantino sarebbe classificato come "PROPAGANDA NEMICA",ma evidentemente, "PROPAGANDA AMICA" non lo è.
 
In via G angolo 23 ce ne sono ancora, molto di più.La maggioranza è stata calpestata. A chi sarebbe venuto in mente un'idea così geniale?. Non ne ho più dubbi. Questo ha a che fare con i chiodi fissi che frustano la mente allucinante di Fidel Castro. Cosa direbbe il "compagno" Comandante Fidel se invece che la Terza Guerra Mondiale arrivasse la fine della dittatura in Iran?

lunedì 16 agosto 2010

Guadagnarsi la pagnotta


   Foto: Claudio Fuentes Madan

   E' arrivato in via G  per confondersi col resto della gioventù che guarda
le ore piccole passare in attesa di tempi migliori. Per qualche inspiegabile ragione, la polizia permetteva solo si stare sui marciapiedi di via 23 (incrocia via G) e siccome aveva un appuntamento con una ragazza- guarda caso- in via 23, ha deciso di rischiare e aspettarla
 5 minuti lì piuttosto che rischiare di perdere quella chance.
  
Il rischio è stato più alto del calcolato - ingenua e folle gioventù! - un ufficiale della polizia gli ha dato una spinta di benvenuto e gli ha chiesto la carta d'identità.
 Non appena l'ha tirata fuori lo hanno ammanettato e prima che potesse chiedere "Perché"  era già nella volante.
        L'hanno messo in una cella tra via 21 e C. Ha pensato che si erano dimenticati di togliergli le manette ma guardandosi attorno ha notato due cose:
     Tutti gli arrestati erano ammanettati,
    C'era un bel mucchio  di arrestati.
   
     Siccome  non aveva ancora 20 anni e non conosceva i suoi diritti, non  voleva rischiare la notte per difenderli.C'era sempre una terza opzione. E' riuscito a sussurrare a un poliziotto le parole magiche:
       - Senti, Ho solo 50 pesos, mia madre è malata e non posso arrivare tardi a casa.

       Mezz'ora più tardi era a casa. La  storia me l'ha riassunta così con una morale:
         Hanno fatto un sacco di soldi visto il mucchio di gente che c'era. La prossima  volta gli do la mazzetta in volante!
        
      
   

mercoledì 11 agosto 2010

Impensabile


Foto: Reina Luisa Tamayo y su hija, por Claudio Fuentes Madan

Ci sono cose che ho scartato e messo nel baule “ dell’incapibile”.Direi che ci ho rinunciato, che mi hanno
Sconfitta, che non ce l’ho fatta, mi hanno superata.
Mi rifiuto di consumare  il mio cervello un attimo in più cercando di trovarci qualche logica, qualche
Minimo senso.Dal mucchio- confesso che se ne sono parecchie, troppe- spuntano fuori il ritorno di
Fidel Castro, le “misure” de Raul Castro, i firmanti delle lettere aperte all’UNEAC (Unione
 Nazionale di Scrittori e Artisti Cubani), la seduta straordinaria dell’Asamblea Nazionale (Parlamento)
, il gossip su Elian Gonzalez, la mente di Randy Alonso, i morti all’ospedale Psichiatrico Mazorra, i permessi
 D’uscita dal paese, l’utilità “ideologica” del Tavolo Rotondo (talk show in tv) , l’etica del  medico di Orlando Zapata Tamayo, la vergogna di quelli che portano la divisa verde olivo o la morale
Dei militanti del PCC. La lista, Vi giuro, può diventare estremamente lunga.

Tuttavia, c’è ancora un altro tipo di evento ribelli che cadranno nel sacco, neanche questi li capisco- anzi,
li capisco di meno-,  ma non riesco a smettere di  tornare su di essi, di analizzarli, di smembrali.
Mi ossessionano, mi tolgono il sonno. Sento che non dovrebbero esserci, anzi non possono esserci. La mia
Razionalità mi detta che sono impossibili, il mio cervello mi urla disperatamente che non  ci sono persone
Che si offrono per malmenare  una madre e  per impedirle di andare al cimitero a rendere omaggio a suo
Figlio morto.

Divento un po’ scienziata, voglio  fare un’analisi come in un Reality Show: Io voglio sapere cosa fa
Ciascuno  dei repressori  (attori e direttori) de Reina Luisa Tamayo quando  rincasano. Mettono su la pentola dei fagioli? Aprono le finestra quando diventa buio? Abbracciano e baciano i loro figli prima di andare a dormire? Dormono  con sogni innocenti o gli incubi insidiano le loro albe? Ridono a squarcia gola?
Si guardano nello specchio, cosa vedono?Gli  piace la pioggia? Chiacchierano con i loro vicini?Non riesco ad evitarlo, la mia mente fa i suoi calcoli e scopre che è folle: forse non respirano ossigeno, forse non sono mammiferi, sentenzia.
 Allora, io protesto: No, te l’ho detto!, sono umani, umano come gli altri! Ma l’altra Io, imparziale, non si lascia commuovere:Devono essere un’altra specie, devono essere per forza  un’altra specie

lunedì 9 agosto 2010

Il tunnel




De la saga El Ciro versus La Seguridad del Estado

Sempre alla salvaguardia della liberta d'espressione e dell'arte alternativa,
sono partito in missione operativa verso la spaiggia Jibacoa per
 assicurare l'attività e tenere lontano gli amici mascalzoni del
 Ministero dell'Interno.
  Che mucchio di gente e quanta sovversione, mamm mia! Una roba del genere non se la sarebbero persa  i ragazzi del MININT, sicuramente stavano combinando qualcosa, ma dove?. Ho attivato il mio GPS alla ricerca di qualche agente che io avessi arpionato prima. Il localizzatore ha cominciato a mandarmi dei segnali dal sottosuolo, ma va!, cosa stavano combinando laggiù?. Ho spacchettato la  mia Scavatrice Unipersonale* per investigare nelle profondità.
      Giù, giù e  bang!, un tunnel! Avevano scavato un tunnelche sembrava si dirigesse verso il palcoscenico principale. Sono diventato trasparente un'altra volta e sono andato avanti.Come al solito, una luce in fondo e, quale non sarebbe stata la mia sorpresa quando  ho trovato sopra un mucchio di dinamite Fernando Rojas ( viceministro alla Cultura) e un alto numero di ufficiali di alto rango, facendo un brindisi alla fine dell'Arte Cubana.
         Quindi, non appena il posto si fosse riempito  e fosse cominciato il concerto, avrebbero acceso la miccia e fatto saltare in aria tutti gli artisti, cogliendo l'occasione per far fuori tutto i pubblico sovverso.
      Che bello!, vero? , gli ho detto mentre mi materializzavo. Di colpo  hanno avuto un nodo alla gola e lacrime piangenti sono spuntate sugli occhi degli ufficiali, ritrattando tante battaglie perse  e compianti infranti da me nelle  loro anime. Ma il viceminsitro, che non mi conosceva, ha voluto fare lo stronzo!
         
          Tu! Fuori dalle palle, questo è un'operazione sotto copertura- ha osato dirmi.
           Voi altri- ho detto -  ritirateVi, per piacere, ho una faccendada sbrigare con costui! Gli agenti sono scappati via a sgommando!
           Il Festival è stato un gran successo.Escuadrón Patriota ha fatto gioire tutti, Los Aldeanos  hanno fatto esaurire le corde vocali a tutti quelli che facevano coro alle loro canzoni nel pubblico e tutto sembrava una chiesa protestante di Carolina del Sud, soltanto multicolori dove si predicava Libertà. A proposito, non penso che vedrete Fernando per qualche mese: era un mucchio di dinamite e mangiarla non sarebbe stato facile!
     Ci vediamo alla prossima avventura
  * Scavatrice unipersonale. Strumento per scavare s spostarsi sotto terra. Sviluppato
da El Ciro negli anni 80. E' stato usato nel film nordcoreano "il Flautista contro i Ninja"


Mamma, Cos'è il Bene ?


Foto: Claudio Fuentes Madan

   Con un pezzo di legno e una corda, tre ragazzi stavano preparando una tagliola dove poter torturare una lucertola. Uno di loro teneva la vittima che con occhi spalancati e il corpo rigido attendeva il suo martirio senza alcuna speranza di soprvavvivere. In quel momento ci sono passata Io e sono intervenuta in difesa del povero animale: ho spiegato loro come avere cura degli animali e ho preso il rettile con le mani. Molto felice della mia buon'azione, ho cercato un albero adatto per il suo benessere e l'ho liberato tra i rami. Fino a quel momento era tutto abbastanza normale: i bambini esperimentano con passerotti e piccoli animali e gli adulti cercano di  educarli all'amore con la natura.
       
La cosa più inattesa è accaduta più tardi quando la madre di uno dei ragazzi ha bussato alla mia porta chiedendo delle spiegazioni. Ho deciso di esporre alla donna gli stessi agormenti che avevo usato con suo figlio. Sembra di aver capito tutto perché non mi ha detto niente: ha preso suo figlio per i capelli e lo ha trascinato via. Mi sono sentita un po' in colpa: non mi sarei aspettata una punizione del genere per colpa di una lucertola ma intervenire nelle questioni morali di quella famiglia ancora una volta, sarebbe stato eccessivo.
  
   L'episodio mi ha sconcertata, non perché i ragazzi giocassero a  martirizzare  un rettile, ma perché erano inconsapevoli della loro cattiva azione e hanno  considerato un "diritto" il  chiedere  sostegno ai loro genitori.
   
    Quando ero piccola,  i ragazzi del mio quartiere uccidevano i passerotti  di nascosto: sapevano che non stavano facendo del male. Che cosa è successo quindici anni più tardi per cui la  semplice idea del Bene ed dellMale sia scomparsa?
 

sabato 7 agosto 2010

Strade tristi


                                                                                                                         Foto: Claudio Fuentes Madan
Siccome sono una donna pratica, ho pensato di approfittare del mio viaggio a Santa Clara per comperare lungo la Strada Statale i prodotti che non si trovano all'Avana oppure hanno un prezzo troppo alto. Ricordo, da quando ero una bambina, i contadini vendendo i loro prodotti lungo la strada. Loro stessi piantano e allevano e commercializano le loro merci.
   Mi ha sopreso il deserto di venditori ambulanti lungo km e km di autostrada.Loro hanno un'economia molto precaria e stento a credere che la polizia dedichi il suo tempo a castigarli per vendere le merci che nascono dalle loro mani. Nelle loro case di legno e con le loro vacche censite dal governo, riescono a sfamare le loro famiglia vendendo sotto banco qualche kg di formaggio. 
   Se ne trova ancora qualcuno lungo la strada, difficilmente più di venti,tra L'Avana e Santa Clara.Un po' timorosi, ci si avvicinano quando vedono che la macchinasi ferma, la polizia a volte usa delle macchine normali per sorprenderlifacendosi passare per clienti. 
     Il ragazzo cui ho potuto comperare un po' di formaggio non arrivava a 25 anni. Gli ho chiesto cosa facevano quando la polizia li sorprendeva:scappano via cercando di salvare la merce e la polizia li insegue per tutta la foresta.   
       Vi inseguono anche in mezzo al bosco?!!.    
       Si fa fatica a prendere sul serio l'immagine del poliziotto inseguendo un povero contadino per colpa di 20 banane. Come potevo farne un discorso col ragazzo.?. Gli ho pagato e me ne sono andata ma la pulce mi rimaneva nell'orecchio:Ma Raul Castro non diceva che avanzava un milione di posti di lavoro? Perché non cominciano per smontare  questi punti di controllo e lasciano i contadini vendere la loro merce in santa pace?