Foto: Claudio Fuentes Madan
Con un pezzo di legno e una corda, tre ragazzi stavano preparando una tagliola dove poter torturare una lucertola. Uno di loro teneva la vittima che con occhi spalancati e il corpo rigido attendeva il suo martirio senza alcuna speranza di soprvavvivere. In quel momento ci sono passata Io e sono intervenuta in difesa del povero animale: ho spiegato loro come avere cura degli animali e ho preso il rettile con le mani. Molto felice della mia buon'azione, ho cercato un albero adatto per il suo benessere e l'ho liberato tra i rami. Fino a quel momento era tutto abbastanza normale: i bambini esperimentano con passerotti e piccoli animali e gli adulti cercano di educarli all'amore con la natura.
La cosa più inattesa è accaduta più tardi quando la madre di uno dei ragazzi ha bussato alla mia porta chiedendo delle spiegazioni. Ho deciso di esporre alla donna gli stessi agormenti che avevo usato con suo figlio. Sembra di aver capito tutto perché non mi ha detto niente: ha preso suo figlio per i capelli e lo ha trascinato via. Mi sono sentita un po' in colpa: non mi sarei aspettata una punizione del genere per colpa di una lucertola ma intervenire nelle questioni morali di quella famiglia ancora una volta, sarebbe stato eccessivo.
L'episodio mi ha sconcertata, non perché i ragazzi giocassero a martirizzare un rettile, ma perché erano inconsapevoli della loro cattiva azione e hanno considerato un "diritto" il chiedere sostegno ai loro genitori.
Quando ero piccola, i ragazzi del mio quartiere uccidevano i passerotti di nascosto: sapevano che non stavano facendo del male. Che cosa è successo quindici anni più tardi per cui la semplice idea del Bene ed dellMale sia scomparsa?
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