Foto: Orlando Luis Pardo Lazo
L'altro giorno sono stata testimone di un incidente a Luyanò. Orlado Luis ed io abbiamo twittato
quel che abbiamo potuto e siamo riusciti con fatica a scattare qualche foto prima che dei poliziotti in borghese
ci togliessero le macchine fotografiche. Incidenti del traffico capitano sempre ovunque e mi domando perché il governo cubano impedisce che questi sinistri finiscano sui giornali. E' ridicolo e penoso che membri della polizia segreta della Sicurezza dello Stato si occupino, in mezzo alla catastrofe, a perseguitare le fotocamere e i reporter.
A volte mi sembra che la censura e la burocrazia siano degli esseri viventi, con le loro leggi di sopravvivenza, i loro bisogni di perpetuarsi e i loro cicli di vita. Mette in pericolo lo stato il dirci quanti morti e feriti ci sono stati il 20 agosto, quali sono state le cause dell'incidente, cos'è successo all'autista?
Ormai non è una questione di stampa libera, nè di libertà politiche: nemmeno di diritti del cittadino. Si tratta di un mostro che è cresciuto tanto in 50 anni che potrebbe inghiottire tutti i gli avvenimenti della nazione. Un mostro che si nutre della nostra conoscenza, del nostro intelletto, della nostra capacità di capire la storia. Un mostro che in inghiottisce le nostre disgrazie e le nostre gioie, i nostri sogni e le nostre vite
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