Foto: Reina Luisa Tamayo y su hija, por Claudio Fuentes Madan
Ci sono cose che ho scartato e messo nel baule “ dell’incapibile”.Direi che ci ho rinunciato, che mi hanno
Sconfitta, che non ce l’ho fatta, mi hanno superata.
Mi rifiuto di consumare il mio cervello un attimo in più cercando di trovarci qualche logica, qualche
Minimo senso.Dal mucchio- confesso che se ne sono parecchie, troppe- spuntano fuori il ritorno di
Fidel Castro, le “misure” de Raul Castro, i firmanti delle lettere aperte all’UNEAC (Unione
Nazionale di Scrittori e Artisti Cubani), la seduta straordinaria dell’Asamblea Nazionale (Parlamento)
, il gossip su Elian Gonzalez, la mente di Randy Alonso, i morti all’ospedale Psichiatrico Mazorra, i permessi
D’uscita dal paese, l’utilità “ideologica” del Tavolo Rotondo (talk show in tv) , l’etica del medico di Orlando Zapata Tamayo, la vergogna di quelli che portano la divisa verde olivo o la morale
Dei militanti del PCC. La lista, Vi giuro, può diventare estremamente lunga.
Tuttavia, c’è ancora un altro tipo di evento ribelli che cadranno nel sacco, neanche questi li capisco- anzi,
li capisco di meno-, ma non riesco a smettere di tornare su di essi, di analizzarli, di smembrali.
Mi ossessionano, mi tolgono il sonno. Sento che non dovrebbero esserci, anzi non possono esserci. La mia
Razionalità mi detta che sono impossibili, il mio cervello mi urla disperatamente che non ci sono persone
Che si offrono per malmenare una madre e per impedirle di andare al cimitero a rendere omaggio a suo
Figlio morto.
Divento un po’ scienziata, voglio fare un’analisi come in un Reality Show: Io voglio sapere cosa fa
Ciascuno dei repressori (attori e direttori) de Reina Luisa Tamayo quando rincasano. Mettono su la pentola dei fagioli? Aprono le finestra quando diventa buio? Abbracciano e baciano i loro figli prima di andare a dormire? Dormono con sogni innocenti o gli incubi insidiano le loro albe? Ridono a squarcia gola?
Si guardano nello specchio, cosa vedono?Gli piace la pioggia? Chiacchierano con i loro vicini?Non riesco ad evitarlo, la mia mente fa i suoi calcoli e scopre che è folle: forse non respirano ossigeno, forse non sono mammiferi, sentenzia.
Allora, io protesto: No, te l’ho detto!, sono umani, umano come gli altri! Ma l’altra Io, imparziale, non si lascia commuovere:Devono essere un’altra specie, devono essere per forza un’altra specie
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