mercoledì 6 gennaio 2010

I presagi


Foto: Claudio Fuentes Madan

Dall'inizio dell'anno, lo stesso argomento di conversazione è emerso in tempi diversi e
con persone dissimili: Che cosa ha il futuro in serbo per noi?.
Sembra che non ci sia una risposta per questa domanda , ma in meno di una settimana quelli che ignorano i miei dubbi hanno consegnato nelle mie mani alcune frasi della "Lettera non ufficiale dell'Anno" -previsione
per l'anno fatta dall'ordine dei sacerdoti Babalawos di Cuba-(la cosa prenderà una brutta piega, per quanto possa sembrare, non è stato ancora raggiunto l'orizzonte dell'orrendo).
Dalla lettera astrale di Fidel Castro: (forse quest'anno sarà la volta buona... ),
Dalla lettera astrale di Raùl Castro (apparentemente non sopravviverà suo fratello),
Dalla lettera astrale di Hugo Chávez (sembra che non andrà oltre dicembre)
e dalla lettera astrale di Cuba (a quanto pare con un karma patetico).

Cerco di smettere di scandire il domani e mi concentro sui lettori, piuttosto che sulle letture.
Mi chiedo come mai tutti, di culture diverse, credenze diverse e diversa fonte d'indodivinazione-
siano afascinati nell'analizzare il "CAMBIO GIà" .

Perché il passaggio di Saturno liberamente e senza difficoltà attraverso il cielo non può essere altro che "il viaggio di non ritorno"?
Ho sentito ripetere lo stesso discorso dai più neofiti, dai più atei, dai più scettici e persino dalla maggior parte dei marxisti.
Non posso negare che cercare di leggere le stelle attizzi i miei neuroni e leggere quel che dicono
le voci dell'Aldilà mi fa venire i brividi. Tuttavia, ciò che mi fa sorridere - e mi riporta alla mia tranquilla razionalità -
è che tante visioni sullo stesso argomento esprimono anche il desiderio,
la fede e la speranza in un'altra Cuba che non sia così lontana, così difficile, così triste.

Nota: Se qualche lettore ha la versione completa della Lettera "non ufficiale" dell'anno,
è pregato di spedirmela per email.
Me ne hanno parlato così tanto che muoio dalla voglia di leggerla per intero tutto.

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