Ogni volta che sento dire al telegiornale "Risposta del popolo combattente alle attività di piccoli gruppi controrivoluzionari", lei mi chiama terrorizzata. Le spiego che non tutti gli abusi e le vessazioni dei paramilitari per le strade sono rivolti contro la mia persona, non avrei più la capacità fisica di scrivere questo, ma non lo capisce: l'amore di madre è così.
Lei non c’era negli anni '80 a Cuba, quando vi è arrivata, glielo hanno raccontato ma lei non ci credeva. Con il tempo finì per ricordare le storie dei raduni di ripudio, come si ricordano le favole antiche, reali ma non vissute, legate allo scetticismo materialista: vedere per credere.
Ma il materialismo l’ha abbandonata, nel pieno del “ Periodo Speciale” ha scoperto che la Fede può evitare la follia e l’avitaminosi. Le riunioni del PCC si sono trasformate in sedute spiritistiche, lezioni di yoga e corsi di guarigione con le mani. Un giorno si rese conto: a volte il mondo inanimato è più trasparente e chiaro del linguaggio cosciente che non porta da nessuna parte. Ha vinto una fede ma ha perso un'altra: non crede più negli esseri umani, in nessuno.
Il Venerdì, 11 dicembre ha visto per la prima volta, al telegiornale delle otto, quel che ho battezzato L'Orda e i suoi sopravvissuti:"Le sigonere in Bianco" (Las Damas de Blanco) nel bel mezzo di un mucchio di donne deformato dall'odio.Un mare increspato e una piccola barca bianca in mezzo a malapena galleggiante: un ritorno all'animalità, alla legge della giungla, il ricorso alla violenza come prima risorsa, all'esaltazione suprema della infinita stupidità umana.
Le ho raccontato qualche barzelletta piccante, e so che le piacciano, ma non ha reagito. Ho pensato che tutto fosse morto in lei ma sbagliavo, non saprò mai quanto di umanità le restava ancora, in quel momento ero sicura che l'aveva persa. Guarda fuori dalla finestra e non capisce niente, si chiede "chi" e solo una risposta mi viene in mente, "tutti". Da ora in poi, lo so, la sua solitudine sarà incommensurabile, è il prezzo per essersi delusa troppo, troppe volte.
Lei non c’era negli anni '80 a Cuba, quando vi è arrivata, glielo hanno raccontato ma lei non ci credeva. Con il tempo finì per ricordare le storie dei raduni di ripudio, come si ricordano le favole antiche, reali ma non vissute, legate allo scetticismo materialista: vedere per credere.
Ma il materialismo l’ha abbandonata, nel pieno del “ Periodo Speciale” ha scoperto che la Fede può evitare la follia e l’avitaminosi. Le riunioni del PCC si sono trasformate in sedute spiritistiche, lezioni di yoga e corsi di guarigione con le mani. Un giorno si rese conto: a volte il mondo inanimato è più trasparente e chiaro del linguaggio cosciente che non porta da nessuna parte. Ha vinto una fede ma ha perso un'altra: non crede più negli esseri umani, in nessuno.
Il Venerdì, 11 dicembre ha visto per la prima volta, al telegiornale delle otto, quel che ho battezzato L'Orda e i suoi sopravvissuti:"Le sigonere in Bianco" (Las Damas de Blanco) nel bel mezzo di un mucchio di donne deformato dall'odio.Un mare increspato e una piccola barca bianca in mezzo a malapena galleggiante: un ritorno all'animalità, alla legge della giungla, il ricorso alla violenza come prima risorsa, all'esaltazione suprema della infinita stupidità umana.
Le ho raccontato qualche barzelletta piccante, e so che le piacciano, ma non ha reagito. Ho pensato che tutto fosse morto in lei ma sbagliavo, non saprò mai quanto di umanità le restava ancora, in quel momento ero sicura che l'aveva persa. Guarda fuori dalla finestra e non capisce niente, si chiede "chi" e solo una risposta mi viene in mente, "tutti". Da ora in poi, lo so, la sua solitudine sarà incommensurabile, è il prezzo per essersi delusa troppo, troppe volte.
Nessun commento:
Posta un commento