martedì 15 dicembre 2009

Festival della Poesia senza fine







Tra la poesia, risate, musica, caffè e tè sono stata il pomeriggio di Lunedì 15 dicembre,all'apertura del Festival di Poesia senza fine. Non estato possibile realizzarlo, dovuto alla censura istituzionale, nella casa della cultura di Alamar dove normalmente fanno letture di poesie. Ciò nonostante , la casa di Davide, un membro del gruppo Omni-Zona Franca ha ricevuto i poeti e gli appassionati di poesia.

Micro Diez in Alamar potrebbe sembrare orribile a prima vista, ci sono posti all’Avana dove è molto difficile permutare casa: Alamar y El Reparto Eléctrico. Ma oggi sono uscita con assoluta certezza che, in fondo, Alamar non è così male: ciò che manca in estetica alla città abbonda nella creatività e la solidarietà dei suoi vicini.

Potrei prendere felicemente ogni giorno della mia vita il pullman P11 solo per le letture del poeta Manuel González Bustos e sognare per mezz'ora che sono Gisselle, la musa olandese che ispira le sue lettere, per ascoltare Francesco Sanchez con la speranza di cogliere nei suoi versi la storia di Ciego de Avila, per urlare a squarciagola Voglio Amore! nei cori di Davide e per chiudere gli occhi quando Amaury Pacheco suona i sonagli.

Pero por encima de todas esas cosas –al final no puedo negar que leer debajo de la lámpara es formidable- quiero vivir en un barrio donde los vecinos, cuando sean convocados a participar en un mitin de repudio, se opongan a hacerlo, donde discutan y argumenten con la delegada las razones de la negativa, como lo hicieron esa tarde los vecinos de David. Ma oltre tutte queste cose, alla fine, non posso negare che leggere sotto un lampione è impressionante, voglio vivere in un quartiere dove i vicini, quando saranno chiamati a partecipare ad una manifestazione di ripudio, si oppongano, e che chiedano spiegazioni al rappresentate del quartiere riguardo a qualsiasi rifiuto, come hanno fatto l’altra sera i vicini di David. Questa è la Cuba in cui voglio vivere, quella che mi rifiuto di smettere di immaginare, quella che un giorno senza alcun dubbio, non solo si impegnerà con la poesia, ma con tutte le altre libertà, forse più profane-che vorrei come essere umano.

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