lunedì 15 febbraio 2010

Poca fede


Foto: Cartel Eternos Jóvenes Rebeldes en 23 y Paseo, Vedado

Prima mi sentivo pessimista, parlvo con le persone e sentivo un misto di delusione e di tristezza, come se nelle parole dei miei interlocutori scorresse una luce che io non riuscivo a vedere.
Con il passar del tempo ho scoperto una correlazione tra l'età e il grado di delusione in coloro con cui interagivo, più età, meno fede nel domani.

La generazione dei nostri genitori, a mio parere, è al vertice dello scetticismo.
Così la maggior parte, grazie a Dio non tutti, vivono nella delusione a causa dell'attuale situazione a Cuba, che condividono con un grado agghiacciante di sfiducia in quello che è diventato quasi un tabù: il Domani.

Il discorso dell'auto proclamata Leadership Storica della Rivoluzione è stato il responsabile principale della sfiducia verso i giovani.
Sembrerebbe che dopo 1959 le generazioni siano nate con un difetto genetico: l'incapacità di costruire il loro proprio futuro, la loro propria vita.
Purtroppo è difficile sfuggire alla ripetitiva propaganda ufficiale, che raggiunge dei momenti veramente surreali, come la fotografia di questo post.
Risulta deprimente scoprire che una gran parte della società ha smesso di credere in coloro che cominciano, e non vedono un'altra uscita per Cuba che non sia il caos e la miseria, che non pensano più al domani dei loro figli entro i confini di questa isola , che non credono più in nulla, nemmeno l'innocenza dei più giovani.

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