giovedì 25 marzo 2010

Quande cade il sipario


Foto: Claudio Fuentes Madan

Mi risulta difficile riprendere il ritmo in questi giorni,mi sento fuori fuoco  ed esaurita.
 Ho l'impressione che le cose si stanno muovendo troppo in fretta e mi è difficile accorgermene.
   Allo stesso modo che gli uomini vissero  dei secoli credendo che la terra fosse piatta e statica sotto i loro piedi, ora mi chiedo se questa immobilità non è che semplice nebbia e  mancanza d'nformazione.

Da tutte le parti arrivano dei commenti su corruzione, appropriazione indebita, dolce vita e litigi per colpa dei soldi nelle alte sfere militari e del governo.
  Nel frattempo, qua giù, l'unica certezza è che di volta in volta cade una testa defenestrata dall'Olimpo.

 Non mi piace frugare nelle risposte  in un futuro che lascia solo una convinzione: l'incertezza.
 Ma  negare che stanno crollando i mattoni dal muro del potere sarebbe ingenuo.
    Non sarà  la prima volta nella storia, dove l'autofagia è il destino dei potenti.




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