lunedì 15 marzo 2010

L'attesa infinita


Foto: Claudio Fuentes Madan


L'ho conosciuto quando avevo diciotto anni: mulatto, intelligente, alto, bello, bilingue e un bugiardo.
Mi ha detto che era un arabo ed era una bugia,mi ha detto che aveva viaggiato, ed era una bugia, mi ha detto che aveva una fidanzata "Straniera", che lo avrebbe fatto uscire dal paese ed era anche una bugia.
Tuttavia, mi piaceva, mi piacciono i sognatori.
Siamo diventati amici.
Poi la vita ci ha fatto prendere strade diverse :Io mi sono stancata di aspettare per la mia occasione per andarmene via dall paese, Lui ha optato per l'attesa infinita.
Una o due volte l'anno ci incontriamo, ogni volta ci allontaniamo di più : Io in mare di guai, lui aspettatando ancora e ancora.

Ora ha quasi cinquant'anni: l'altezza gli dà un'aria goffa, i suoi capelli diventano grigi e parlare due lingue non è più un fascino.
Mi racconta che ha una fidanzata tedesca e immagino il giorno che mi dice che ha la dannata lettera d'invito, quella che per tanti anni ha desiderato.

Lui non è da solo nella " attesa infinita" ci sono quasi tutti i miei amici - ricongiungimento, visto, visto di uscita, il permesso di soggiorno all'estero, permesso di viaggio o borsa di studio- sono tutti in attesa di quel documento che li porterà lontano, lontano lontano dalla terra del Tempo - che -non- passa.
Io stessa mi sono scritta alla lotteria USA per i visti d'ingresso, che non mi è mai arrivato ... anche se so che ci sono degli amici che ancora hanno fiducia che la posta gli porti buone notizie.

Ho finito per definirlo come uno stato fisico e spirituale: non si te ne sei andato, ma non ci sei.
Mi ricordo di aver letto qualcosa di simile in "I cani del paradiso" di Abel Pose, dove l'ammiraglio Cristoforo Colombo ,già delirante in America, chiedeva ai suoi sudditi di smettere di essere e cominciare a stare.
E' ironico, e tristemente letterario, che molti secoli dopo gli uomini della terra che ha scoperto, quella che era la più bella che occhi umani abbiano visto, abbiano ripreso la sua formula, ma al contrario: essere, ma non stare.

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